venerdì 10 dicembre 2010

Muoio

Non credevo potesse essere così doloroso, ancora così doloroso. Infondo lo sapevo che era finita e sapevo anche che sarebbe arrivato il momento in cui ti saresti fatto la vita con un'altra. Una che è legittima, una donna che può stare al tuo fianco, che tieni per mano, che guardi negli occhi, e che tieni come la cosa più preziosa che hai. Quando un uomo dice che sta frequentando qualcuno è così: vuol dire che passeggia mano nella mano con lei, che la cerca, la chiama, e che ha i suoi pensieri al mattino quando si sveglia e la sera quando si addormenta e persino la notte quando si sveglia all'improvviso. Quando un uomo ti dice che innamorato è una parola grossa significa che è preso quanto basta da pensare quasi ad un futuro, forse nemmeno ci pensa, ma lo vede e basta. E non è me che hai visto nel tuo futuro, non è me che chiami, non è me che cerchi, non è a me che dai la parte più profonda dei tuoi desideri ma è un'altra che ha il posto d'onore quello che solo l'amore ti riserva. Lo sapevo, sì lo sapevo, il silenzio, l'indifferena, la noncuranza, il rifiuto sono cose che hai preparato per me. Stasera sono io che muoio.

martedì 7 dicembre 2010

Puoi ancora salvarmi?

Finalmente la trance arriva. Finalmente il mio stato di coscienza si modifica e riesco a vedere chiaramente tutte quelle immagine che il sonno diurno mi nasconde, mentre l'anima dandomi segnali chiari cerca di farle emergere oltre le barrire del mio io. Questa stupida moralità che ci circonda e questi dettami assurdi su come tutto dovrebbe essere non fanno altro che aggiungere malattie e debolezze. La natura umana deve essere davvero forte per resistere ai continui attacchi che le vengono riservati quando ancora è solo in gestazione. La vita che andrebbe difesa è subito un bersaglio e pochi vedono il reale volto di tutti i maghi della scienza. Possibile che le coscienze siano così addormentate? Possibile che l'uomo non veda lo scempio che gli sta attorno e soprattutto dentro? Sono tempi difficili, forse l'ho detto ma non me lo ricordo. In questo momento sto viaggiando e la mia anima si scioglie e agogna un posto che adesso richiama il corpo. Ho già celebrato il mio funerale...ma tu non c'eri.

domenica 5 dicembre 2010

I fulmini

Stasera non c'è musica, l'ho cercata, ma so che deve arrivare come i fulmini, in modo sorprendente e velocissimo, poi ti prendono e non sei più come prima...

sabato 4 dicembre 2010

Riassumendo

La televisione parla ma a parte questo c'è un silenzio insopportabile..adesso sento anche la voce di Chiambretti che odio in modo neanche tanto cordiale. Credo anzi che lui sia un'offesa per l'umanità intera, fa delle trasmissioni degradanti e lui stesso è un personaggio inquietante. Ma la televisione spesso e volentieri ospita personaggi così. Ho un singhiozzo fastidiosissimo e un freddo boia. Finalmente è arrivato l'inverno, il gelo, il vento che sferza a più non posso. Fino a poco fa pioveva e la vita continua. Questa è un periodo del cazzo e stavolta è capitato a me affrontarlo. Non mi piace parlare di prove, come se uno la vita la dovesse per forza concepire come una gara. Non so nemmeno quale interpretazione accogliere in questo momento. Ragiono spesso sulle direzioni, sulla volontà, sulle cose che dipendono da noi e su quelle che non dipendono da noi che sono molte di più di quelle che pensiamo. Chissà cosa mi credevo. Non so ma ci rimango male quando le mie congetture sfumano così senza un'apparente ragione. Non mi posso lamentare in fin dei conti, lo dico sempre che la vita sta al di là della quotidianità, e delle pippe mentali che ci facciamo inevitabilmente. Bisogni fallocchi, sogni che non hanno nulla a che vedere con i nostri percorsi e una marea di pensieri inutili che poi impediscono di trovare quella direzione che ci riguarda intimamente. Il cadere in letargo ha i suoi vantaggi solo che questo contrasta con l'esigenza di muoversi continuamente. Però se si guarda la natura, unica vera incontrastata maestra, esiste anche il riposo che può durare il tempo giusto che prendere nuove forme. Allora dico che tutto è costruito senza che si tenga conto dell'uomo e di tutto quello che lo circonda. Se mi guardo attorno le uniche cose che riconosco essenziali riguardano esclusivamente gli affetti..il resto mi serve è vero ma chissà se potrei farne a meno. Viviamo in questi loculi chiamati case e siamo convinti che il tappeto sia vitale, così come i quadri, così come la televisione...ed io che sono figlia del mio tempo di queste cose non riesco a farne a meno...come si fa..vorrei essere uno di quegli uccelli migratori che si spostano all'arrivo della stagione fredda e viaggiano nel cielo..vorrei anche che nn ci fossero sti stronzissimi cacciatori che nella loro megalomania sono convinti di essere i guardiano del bene della terra...ma che andassero a cagare loro e le loro bugie. La verità? Cercare lavoro è sfiancante...e soprattutto quando ti propongono di lavorare a titolo gratuito è anche mortificante perchè sai che adesso le cose vanno così per la maggiore ed io che ho una difficoltà archetipica ad essere sfruttaa mi sento quasi blasfema a cedere a certi compromessi. Ma serve, mi dicono, può essere un'occasione, fa curriculum. Fa un cazzo dico io...cosa devo fare per avere un dignitoso stipendio dopo che ho prestato la mia opera? Devo prostituirmi necessariamente? Tra l'altro c'è concorrenza anche lì e poi mi stancherei quasi subito...sopporto poco anche gli uomini che sfruttano le donne...dopo un po' mi trasformerei in una serial killer dei clienti di prostitute...ma è esistita mai nella storia una serial killer mi chiedo?